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Il Dubbio |
martalari
Reg.: 11 Mag 2006 Messaggi: 460 Da: roma (RM)
| Inviato: 08-01-2009 10:38 |
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Visto Il Dubbio il film con M. Streep recitazione da Oscar ma molto lento ed eccessivamente teatrale
Sicuramente un film che vincerà almeno un paio di Oscar, uno mertiato per Meryl Streep (estremamente severa ma umana) al pari di Philip Seymour Hoffman, bravissima anche la "sorella" Amy Adams e Viola Davis la madre del ragazzo di colore che la preside Streep crede sia stato soggetto di avances da parte del reverendo Philip Seymour Hoffman
Il dubbio, il dubbio che può portare a credere qualcosa, che può portare ad una verità senza però la certezza, ma anche il dubbio della vocazione, della fede, un film che ciclicamente inizia e finisce con la parola "Dubbio", un film molto teatrale che vede in scena quasi esclusivamente i tre attori, fatto di dialoghi si forti e strepitosi ma che non suscitano emozione, non suscitano ribrezzo, commozione, quei dialoghi che ogni attore che vorrà preparare una parte utilizzerà perchè vedere per 15 minuti discutere Meryl Streep e Philip Seymour Hoffman alla ricerca di una possibile e probabile confessione, senza alcun contatto fisico, tutto con visi, corpo, voce è il top per qualsiasi attore.
Ma Il Dubbio ha molti limiti,non si capisce per esempio la necessita di mettere la camera obliqua in una scena, forse per aumentare inutilmente quel patos che non si percepisce, per più di un'ora attendi qualcosa e poi il finale capitola velocemente, il terzo l'imite come già detto è l'emozione, rimani sbalordito dalla bravura degli attori ma annoiato da tutto il resto
Un film che trionferà ai Golden visto che è un film che ameranno i "critici" ma il pubblico si aspetta qualcosa di diverso,non rimarrà deluso grazie alle interpretazioni ma molto annoiato
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badlands
Reg.: 01 Mag 2002 Messaggi: 14498 Da: urbania (PS)
| Inviato: 17-01-2009 13:38 |
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cavolo,passi per il modo di fare,ma addirittura diventare una portasfiga di tale livello...manco un globo d'oro ha vinto
ciao! |
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Matte90
Reg.: 22 Gen 2009 Messaggi: 30 Da: Roma (RM)
| Inviato: 22-01-2009 16:21 |
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Come hai fatto a vederlo così presto?
_________________ "Non si può restare soli, certe notti qui, che chi si accontenta gode così così... Certe notti sei sveglio, o non sarai sveglio mai... Ci vediamo da Mario, prima o poi..." (Ligabue, Certe notti) |
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mary93
Reg.: 11 Dic 2008 Messaggi: 129 Da: bagnoli irpino (AV)
| Inviato: 26-01-2009 22:11 |
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nn l'ho ancora visto ma ho l'impressione che questo film mi piacerà
_________________ mary93 |
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kubrickfan
Reg.: 19 Dic 2005 Messaggi: 917 Da: gessate (MI)
| Inviato: 02-02-2009 06:22 |
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Trama: 1964. In una scuola gestita da religiosi, nel Bronx, una suora di ferree e rigide convinzioni, Sorella Aloysius Beauvier, ha forti sospetti di pedofilia verso il parroco della congregazione, padre Flynn. Parrebbe che l'ecclesiastico abbia abusato dell'unico ragazzo di colore della scuola, dopo avergli fatto bere del vino, come testimoniato dalla mite e devota sorella James. Padre Flynn rigetta tutte le terribili accuse, ma la religiosa non demorde e comincia una serie di indagini personali per scoprire possibili verità inconfessabili . Tra dovere e sospetti, quello che paga i maggiori danni è il ragazzo coinvolto nel terribile dubbio.
Commento: Dalla pièce teatrale di John Patrick Shanley, regista del film. Siamo nel 1964, nel Bronx. In una rigida scuola gestita da una preside di ferro, sorella Aloysius Beauvier (la sempre eccezionale Streep), avviene un fatto increscioso: sorella James (la candida Amy Adams, principessa in Come d'incanto, produzione Disney, incredibilment e come questo film) trova l'unico ragazzo di colore della scuola, Donald Miller, in stato semiconfusiona le e con un alito che sa di alcool. Avvertita subito la superiora, dei sospetti di pedofilia cadono su padre Flynn (il premio Oscar per Truman Capote, il sempre ottimo Philip Seymour Hoffman). Questi non li accetta e cerca di scagionarsi come può, ma gli indizi contro di lui sono molteplici. Comincia una serie di indagini e congetture che potrebbero modificare alla radice l'assetto stesso della scuola, anche perché Donald pare nascondere parecchie cose strane.
Questa la trama. Il film ad altissimo impianto teatrale – che tratta in maniera pulitissima delle vicende spinosissime, peggiorate dal fatto che si svolgono in un ambiente che mai e poi mai ammetterebbe certi peccati di natura – non è solo pregevole per le strepitose interpretazion i di due autentici mostri di bravura come la Streep e Hoffman (i loro duetti sono fantastici, ma anche la Adams non scherza nel tratteggiare la suora illusa della bontà dell'uomo), ma anche per la sua trama cosciente, che si svolge e si incupisce man mano che il dubbio serpeggia e corrode, non solo in chi ha compiuto ma anche chi deve dimostrare il fatto. Sembra che i segreti degli altri debbano essere una pietra per coprire i propri, accentrare le colpe un modo per distoglierne altre e i compromessi un modo di vita assolutamente necessario per arrivare a degli obiettivi.
Il mondo della St. Nicholas è fatto di lampadine che si fulminano durante i momenti più intensi (una mano divina d'avvertimento? L'oscurità sui segreti?) o di vento che entra da finestre non si sa perché aperte (il mondo esterno che non può essere lasciato fuori) o di fiori recisi, dolcemente appoggiati al di fuori di una bibbia (il dubbio di un atto infame o di un atto d'amore genuino eseguito come uomo e non come prelato), di vecchi papi non più in carica usati come specchietti retrovisori per scoprire malefatte innocenti dei ragazzini.
Un film stracarico di simboli e di icone («Per catturare un topo serve un gatto!») che colpisce senza pietà non solo il mondo della curia ma anche quello degli uomini all'esterno, vogliosi di trovare vie di mezzo davvero poco entusiasmanti e onorevoli. I ragazzi sono usati dal film come mezzo per protestare («Mi punisce solo perché ho parlato!», e chi ha eseguito il provvedimento si trova anch'esso nella stessa situazione), un simbolo di disagio strutturale che arriva a procurarsi delle emorragie per fuggire dalla scuola.
Le analogie di costruzione con altri preti indagatori (impossibile non ricordare Il nome della rosa, ma la Streep sembra più una Miss Marple in abito ecclesiastico) sono molto smussate: non ci sono che piccoli indizi da confermare e non grandi puzzle da risolvere, il pretesto del dubbio non è per cercare l'indagine ma la denuncia, che viene eseguita alla perfezione prendendo tutti i lati del triangolo (durezza, bontà, occultamento).
Lo spettatore si ritrova scaraventato contro un muro, un'omertà senza fine che vuole arrivare a un obiettivo moltiplicatore buono per tutti lontano dalla giustizia (per molti versi ha ricordato anche Il verdetto di Lumet), che neppure le dure parole di una suora dette con tanta durezza possono far vibrare e crollare.
Il finale, perfetto, completa un arco narrativo incandescente che non molla la sua presa neppure per un secondo, giocando con i dubbi in maniera sublime – d'altronde non tutti i preti o le persone sono accomunabili. Segnaliamo che direzione e sceneggiatura sono davvero di ferro.
In definitiva un grande film teatrale, che seppure giochi sul limitato come territorio (quasi completamente nella struttura della scuola) ha una durezza e una capacità di colpire l'anima grandiosa, senza timore di affrontare un tema tale con tanta intensità (il Vaticano sicuramente non gioisce per la presenza in sala di queste pellicole; magari preferirebbe altre caciaronate lontane dal credo ma anche dalla denuncia) con delle interpretazion i (che bello poter dire che siano scontate) di due grandissimi attori che seppure passi l'età non smettono mai di stupire, e dato che la Adams non sfigura anche il futuro lontano può avere già oggi il suo timido germoglio.
Lo consigliamo allo spettatore senza tema, in quanto anche il seguirlo risulta mai pesante, potendo giocare sui simbolismi per dare una propria interpretazion e personale, forza incommensurabi le del vedere un film. La pellicola è dedicata alla figura, realmente esistita, anche se magari con altre sfaccettature, di suor James, simbolo di bontà e purezza, senza macchie tra i due poli che forse qualche macchia hanno.
pubblicato su Cine Zone
_________________ non solo quentin ma nel nome di quentin...quentin tarantino project
QUENTIN TARANTINO PROJECT |
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elenater
Reg.: 02 Feb 2009 Messaggi: 2 Da: giugliano in campania (NA)
| Inviato: 02-02-2009 09:52 |
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io l'ho visto, per nulla appassionante,ma la Streep è strepitosa
_________________
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Nietzsche
Reg.: 03 Ago 2007 Messaggi: 2264 Da: smaramaust (BZ)
| Inviato: 03-02-2009 22:39 |
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appena visto, e mi è piaciuto .
non l ho trovato affatto lento nè noioso.
per molti versi mi ha ricordato revolutionary road.
ovviamente recitazione impeccabile (oltre ai due premi oscar eccellenti ottime anche adams e davis), come nella pellicola di mendes mi sembra si tratti più di splendide piece teatrali che di cinema.
cmq lo si chiami, a me lo spettacolo è piaciuto. |
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83Alo83
Reg.: 26 Mag 2002 Messaggi: 16507 Da: Palermo (PA)
| Inviato: 04-02-2009 00:16 |
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"il dubbio" finisce un pò come "la febbra".
"io...HO IL DUBBIO!".
_________________ Mi contraddico, forse?
Ebbene mi contraddico, ma sono vasto, contengo moltitudini. |
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Small982
Reg.: 15 Mar 2007 Messaggi: 185 Da: fano (PS)
| Inviato: 05-02-2009 14:34 |
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A me è sembrato un film molto interessante. Magari non è esattamente Cinema, ma gli attori sono ottimi e la storia è accattivante.
ciao!
Il dubbio |
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oronzocana
Reg.: 30 Mag 2004 Messaggi: 6056 Da: camerino (MC)
| Inviato: 06-02-2009 07:42 |
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quote: In data 2009-02-04 00:16, 83Alo83 scrive:
"il dubbio" finisce un pò come "la febbra".
"io...HO IL DUBBIO!".
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ahahahahahah, oddio ho pensato la stessa cosa.
A parte questo, non mi è piaciuto.
_________________ Partecipare ad un'asta, se si ha il Parkinson, può essere una questione molto costosa.
Michael J. Fox
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ginestra
Reg.: 02 Mag 2003 Messaggi: 8862 Da: San Nicola la Strada (CE)
| Inviato: 12-02-2009 14:01 |
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A me è piaciuto, viva il teatro nel cinema, non se ne può più di interpretazioni assolutamente spettacolari e d'azione. La Streep è magistrale, così come l'attore che mi ricordo in Onora il padre e la madre.Gli attori di contorno sono anch'essi all'altezza.Insomma il mio giudizio è positivo.In quanto alle interpretazioni teatrali e troppo lente, io posso dire, dal basso della mia competenza in questo campo,che mi piacciono,così come mi piace Gary Oldman nelle sue eccessive performance(l'attore di teatro poi è difficile che si spogli delle sue vesti drammatiche sul grande schermo,ma sta bene così)e tanti altri.Dimenticate forse i film italiani dei grandi registi, dove il protagonista( per questioni di mercato è sempre straniero) ma tutti gli altri sono consumati e bravissimi attori italiani di teatro? Faccio un es. per capirci: Il Gattopardo, sarebbe riuscito meglio se non ci fossero stati Stoppa, la Morelli, Romolo Valli, Lucilla Morlacchi, Ivo Garrani a prescindere da Burt Lancaster e Alain Delon ecc? A presto. |
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ginestra
Reg.: 02 Mag 2003 Messaggi: 8862 Da: San Nicola la Strada (CE)
| Inviato: 12-02-2009 14:04 |
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Ah, dimenticavo, i quindici minuti di ring tra la Streep e Philip Seymour Hoffman sono stupendi.
_________________ E tu, lenta ginestra,che di selve odorate queste campagne dispogliate adorni, anche tu presto alla crudel possanza soccomberai del sotterraneo foco, che ritornando al loco già noto, stenderà l'avaro lembo su tue molli foreste....... |
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Midknight
Reg.: 18 Ott 2003 Messaggi: 3555 Da: Perugia (PG)
| Inviato: 12-02-2009 15:24 |
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quote: In data 2009-02-12 14:01, ginestra scrive:
viva il teatro nel cinema
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Ma per carita'... |
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HaroldKid
Reg.: 11 Gen 2009 Messaggi: 4589 Da: milano (MI)
| Inviato: 14-02-2009 03:53 |
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ma infatti ma che minkiata prof.... il teatro stia nei palcoscenici e il cinema nei PC... ed ecco che appunto sorge un dubbio.... se questo sia un film retrogrado o una pièce all'avanguardia.. di certo di sorprendente c'è la chiusura, l'ex abrupto (o quasi ) che rimarrà negli annali come il miglior didatticismo (involontario ) su come NON scrivere e interpretare una scena drammatica tout court , chè difatti la già mitica I HAVE *THE* (???) DOUBT !!!! (sott. o gee, God's gonna send me to rot in hell!!!) starebbe malissimo pure a teatro, soprattutto se recitata con il furore inquisitorio datole da una Streep francamente parodica, e non solo in quel frangente. |
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Danikr
Reg.: 09 Mar 2007 Messaggi: 138 Da: Crotone (KR)
| Inviato: 15-02-2009 00:31 |
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Mamma che lento.. Fotografia eccellente,attori impeccabili, Streep da oscar (ammazza che rigida), ma mi aspettavo qualcosa di piu' accattivante, il colpo di scena, che davvero c'era qualcosa dietro quelle accuse di pedofilia... Solo un dubbio... ma coi dubbi non provati si rovinano anche le persone....
No, non mi ha detto nulla. |
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